Gianluca Moretti

Todi

Mi chiamo Gianluca. Ho 44 anni e sono un brigadiere dei Carabinieri. L’inizio del mio volontariato alle piscine di Madre Speranza risale a circa 3 anni fa ed è una esperienza forte che è nata per caso. Non è stata una decisione mia. Io abito a Todi, che dista da qui 7 Km, ma prima che arrivassi qui, il Signore ha voluto che io andassi a Medjugorje. In pratica ho attraversato l’Adriatico per fare i 7 chilometri che separano Todi da Collevalenza. Quella esperienza mi è servita per arrivare a Collevalenza.
 
Sono venuto qui perché mi parlarono di Collevalenza, di Madre Speranza, delle piscine, dell’acqua, e che l’acqua, qui a Collevalenza, è stata voluta dal Signore e che Madre Speranza è stata una splendida realizzatrice della volontà del Signore. Che cosa mi ha spinto qui? Sicuramente un cammino di fede, perché io penso che il volontariato che si fa qui non è un volontariato nel senso stretto del termine, perché alla base c’è un cammino di fede altrimenti, dopo essere venuti due o tre volte, non si ritorna più alle piscine. Stare alle piscine è faticoso e quindi solo con l’aiuto del Signore è possibile farlo. Quando termino il mio servizio alle vasche sono contento.
 
All’inizio non ci credevo. Sono convinto che a venire qui mi abbia spinto il Signore, il quale in vari modi ti chiama, ti cerca. E’ importante la risposta alla Sua chiamata e posso dire che per me Collevalenza è un modo per camminare nella vita cristiana. Vivo questo momento con molta gioia e le volte che, per vari motivi, non posso venire ne sento la mancanza, e quindi cerco di organizzare la mia vita, le mie attività in funzione di questo appuntamento. Lo sento come un momento importante della mia vita: devo venire alle piscine. Quando arrivano le persone che, con il loro carico di dolore e di speranza, entrano nelle vasche e ne escono diverse, visibilmente cambiate, per me è una gioia. Quando si avvicinano e ti ringraziano, sono io che li ringrazio per quello che mi hanno trasmesso. È una grazia molto grande. Ti aiuta a camminare, ad andare avanti, a crescere. Cosa mi aspetto da tutto questo? Mi aspetto nulla, prendo ciò che il Signore ogni giorno mi dà, e questo è sicuramente una grande grazia del Signore. Auguro a tutti di poter fare questa esperienza…
 
Vi ringrazio per avermi dato oggi questa opportunità di parlare della mia esperienza alle piscine perché non avrei mai immaginato di trovarmi un giorno, proprio qui a parlarne. Anche questo è un segno della imprevedibilità del Signore.